Dal 13 al 25 Febbraio
DIAGHILEV
DIAGHILEV
LENÒR
di Enza Piccolo, Nunzia Antonino e Carlo Bruni
dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel
con NUNZIA ANTONINO
regia CARLO BRUNI
“Sono nata il 13 gennaio 1752. Sotto il segno del Capricorno. Credo nell’influsso delle stelle sul destino delle persone. Sono state le stelle a suggerirmi: continua, va’ avanti. E io, sin da piccola, sono stata curiosa, testarda, perseverante: pronta a prendere tempo, per poi esplodere all’improvviso. Da ragazza avevo due occhi di fuoco, ero sincera, fervida, non capivo il cinismo, volevo che le cose migliorassero, credevo che potessero migliorare, e non solo per pochi. Ero disposta a rinunciare ai miei privilegi. Forse ero ingenua. Ho combattuto.”
Introdotti da un racconto di Enza Piccolo e guidati dalle voci di tanti illustri ammiratori (da Enzo Striano a Dacia Maraini, da Susan Sontag a Maria Antonietta Macciocchi), abbiamo conosciuto Eleonora de Fonseca Pimentel. L’incontro è stato folgorante. Portoghese d’origine, napoletana d’adozione, Eleonora fu poetessa, scrittrice e una delle prime donne giornaliste in Europa. Una figura decisiva per la storia del nostro paese e in particolare del sud. Protagonista nei moti partenopei del 1799 e di quell’effimera repubblica meridionale, condusse un’esistenza esemplare, appassionata e faticosa, che ci parla ancora oggi, con grande forza, di libertà e giustizia, di amore e dignità. Gli straordinari sommovimenti che stanno mutando il profilo del mondo arabo, la crescente indignazione che anima i movimenti europei, il disagio che attraversa l’Italia, disegnano un panorama in cui la storia di questa donna, insieme a quella di molti suoi compagni di viaggio, sembra collocarsi perfettamente.
Eleonora combatté sino al patibolo la volgarità e l’inganno, l’ignoranza e la barbarie. Raccontarla significa non solo rendere omaggio a una grande antenata, ma invitarla a guidarci ancora sul sentiero
di questo tempo difficile.
NICOLA VIESTI Hystrio
“Impegnata, forte e dolce in accenti e grinta, Nunzia Antonino. Molto appassionato il pubblico con prolungati applausi”
PASQUALE BELLINI Gazzetta del Mezzogiorno
“La luminosissima Nunzia Antonino, diretta da Carlo Bruni, nella grande piazza di Arzo in “Lénor” ricostruisce in prima persona la vita di questa donna messa a morte durante la rivoluzione napoletana del 1799… con la sua feroce voglia di libertà che l'attrice sa esprimere con grande intensità e nobiltà di portamento”
MARIO BIANCHI Eolo
“Con la sua vita, breve ma straordinaria, Eleonora torna prepotentemente a parlarci di coraggio in un’epoca in cui questa parola sembra abbia perso di significato”
GILDA CAMERO Barisera
“sotto il fuoco incrociato di due riflettori … si assiste a un concerto teatrale rigoroso, attento a sfuggire la retorica a favore di un sentimento sincero”
ITALO INTERESSE Quotidiano di Bari
“Lo spettatore guarda e si accorge, forse, che la storia di quel fantasma è una storia ancora attuale, vicina, pulsante nelle venedi questo Sud dimenticato e vilipeso, sbeffeggiato e rifiutato”
SERENA FERRARA Diretta nuova
“Spettacolo emozionante, interpretazione perfetta, regia silente e profonda, pubblico completamente preso in ogni istante… questi gli ingredienti di una serata indimenticabile”
CRISTIANO MAIORINO il commento
“Nunzia Antonino è una fuoriclasse: tecnicamente sapiente e follemente generosa nella sua interpretazione mentre la regia di Carlo Bruni trasforma la parola in visione e il gesto minimo in una azione epica”
GIULIANA MUSSO
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